lunedì 31 agosto 2015

Uso delle vocali miste nel Belcanto Italiano insegnato dalla grande Raina Kabaivanska



Raina Kabaivanska: una meravigliosa e affascinante figura con una voce splendida e una tecnica vocale perfetta; acclamata nei maggiori teatri del mondo. In lei è stata sempre vitale la vena didattica, e, pure essendo bulgara, come da lei stessa dichiarato, ha compiuto un lungo perfezionamento in Italia. Come lei stessa dichiara: "Nel ’58 ottenne una borsa di studio di sei mesi del suo governo per perfezionarsi in Italia, dove conobbe Zita Fumagalli Riva, un soprano che negli anni ’10 e ’20 aveva cantato il repertorio verista italiano ai livelli più alti, e studiò con lei."

La sua Tecnica Vocale dunque ha avuto una formazione squisitamente italiana, ed ecco che lei ci svela un prezioso insegnamento, molto noto comunque a chiunque abbia compiuto un buon percorso tecnico vocale ed abbia imparato a cantare impostando la voce lirica a regola d'arte.

Questo prezioso e noto insegnamento è dimostrato anche nel video sottostante, e dimostra l'antica legge del Bel Canto d'impostare la voce sulla vocale U :


..."la vecchia legge del Bel Canto: mai una A, ma mettere la A sulla posizione della U-O-A (vocalizza sul si naturale sopra al do centrale cantando U-O-A), solo con il movimento, con l'apertura della bocca, cambiare la vocale, ma rimanere sempre sulla posizione della U; mai una A (che sia) A, mai una E, sempre "eu", mai una I; cioè, passare sempre, è la vecchia regola dei castrati, loro passavano sempre dalla U; una cosa personalissima, naturalmente, però per piazzare bene la voce è un buonissimo esercizio; e per esempio fare prima a bocca chiusa, quello che ho imparato da Celletti, che è un gran conoscitore, e vi faccio vedere una cosa che vi sarà utile (vocalizza intonando a bocca chiusa mi bemolle-sol-si bemolle sopra al do centrale sulla U e poi, aprendo la bocca sul si bemolle, continua a cantare U-O-A, poi ripete due volte U-O-A sul si bemolle) solo con l'apertura della bocca, non cambiare la risonanza e la posizione, questa è una vecchia regola"...

(da un estratto, da riprese di RAI 3, della Masterclass del soprano Raina Kabaivanska, svoltasi nel settembre 1991 a Torino)


In modo molto semplice e dimostrando con i fatti quanto ella stessa dice (non dimenticate MAI che il Canto si impara soprattutto con l'ESEMPIO DIRETTO), la grande Kabaivanska sta dicendo che non possiamo cantare le vocali nello stesso modo in cui parliamo  (mai una A, ma mettere la A sulla posizione della U-O-A  ... mai una A (che sia) A, mai una E, sempre "eu", mai una I).

E' la stessa cosa che dice Gigli, ed è la stessa cosa che dice Corelli, il suono nel Canto Lirico deve avere sempre una posizione alta, (altrimenti si va a finire nell'emissione pseudo-pop); per tenere una posizione alta e far sì che il suono sia brillante, ricco di armonici e che "corra" in Teatro, bisogna ADATTARE le vocali alla fonazione LIRICA. Altrimenti qualsiasi persona capace di parlare sarebbe in grado di cantare con una voce lirica.

Questa fu la prima cosa che mi insegnò il mio primo Maestro di Canto, Ennio Vetuschi: "Il Canto Lirico è un Canto Impostato, devi cercare di mettere il suono in alto, come se ti risuonasse nel naso, devi cercare la maschera, e per fare questo cerca i suoni con la lettera U, e adattare le vocali e metterle nella stessa posizione, sempre avanti". A quanto pare i risultati di quegli insegnamenti sono stati ottimi, (potete ascoltare i risultati di questa Scuola nel video sottostante) e sono gli stessi insegnamenti che io trasmetto ai miei meravigliosi Allievi.
Un caro saluto musicale a tutti voi!

M° Astrea Amaduzzi,
Soprano ed Esperta di Tecnica Vocale


Appendice: L' "italianità vocale" della grande Raina Kabaivanska

D -"La prima domanda che le rivolgo riguarda le sue impressioni sul mondo teatrale italiano e gli eventuali  problemi incontrati nel settore del lavoro". 

R -«Io sono un caso un po’ eccezionale perché ho cominciato la mia carriera in Italia, prima non avevo cantato. Sono arrivata qui molto giovane, subito dopo aver finito il conservatorio a Sofia con una borsa di studio: non avevo alcuna esperienza professionale. Ho fatto delle piccole cose in provincia e poi ho partecipato al concorso della Scala per i giovani e così ho cominciato a cantare: mi riferisco a quasi vent’anni fa. Non posso quindi rispondere alla sua domanda proprio perché il mio “sistema teatrale” è quello italiano».

D -"Cambio domanda e, sempre in ambito di diversità tra nazioni, chiedo le differenze di studio della musica fra Italia e Bulgaria". 

R -«Come studentessa ho finito il conservatorio a Sofia come cantante e come pianista. Lì ho avuto questa base molto solida di studio approfondito, però la parte vocale l’ho imparata bene soltanto in Italia con la mia maestra, la signora Fumagalli. In Bulgaria avevo cominciato da mezzosoprano e fu una cosa assolutamente sbagliata perché è tutt’un’altra impostazione vocale: io, vocalmente, sono un prodotto della scuola italiana».

http://www.gbopera.it/2013/08/interviste-dannataraina-kabaivanska/


Masterclass di Canto Lirico a Recanati: dal 30 ottobre al 3 novembre 2015, la migliore Tecnica Vocale della Scuola Italiana, a pochi passi da Ancona! 
Con Astrea Amaduzzi Soprano & Singing Teacher
e Mattia Peli, Conductor, Pianist & Composer.
- Tecnica Vocale di base e avanzata
- respirazione profonda e sostegno
- postura
- esercizi per il passaggio di registro
- risoluzione per emissione di acuti e note gravi
- arte della coloratura
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Prenotazioni: 3475853253
segreteria.belcantoitaliano@gmail.com
Quota di contributo per ciascuna giornata di studio Euro 50, inclusiva di Associazione a Belcanto Italiano. Possibilità di alloggio convenzionato su richiesta.

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi al seguente numero: 347.58.53.253

1 commento:

  1. Come ebbia scrivere in un colloquio telematico al maestro Peli,la musica moderna nasce con le intuizioni di San Gregorio Magno, da cui il canto gregoriano..nato in lingua latina.Sicuramente si e' evoluto ,sono stati approfonditi alcuni aspetti,ma rimane la base della lingua latina anticanella quale i dittonghi vocali avevano le loro regole grafiche e vocali. Esempio:Mariae si pronuncia Marie in latino ,in francese Marì,e soi potrebe continuare ancora.Che voglio dire? Il bel canto è un 'idea italiana ,lingua neolatina,quindi ha nel suo patrimonio semantico e semeiotico questi "cambi di vocaleeche non sono vezzi frizzi e lazzi di qoalche maestro o maestra vanitosi,ma hanno una base razionale che potremmo dire scientifica e facilmente provabile..E' nella ragione piena per quello che ho detto sopra e perche' oggi si parla secondo alcune regole, e chi canta in maniera corretta segue le indicazioni del canto gregoriano diverse dalla lingua parlata attuale!

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