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domenica 7 dicembre 2014

Bel Canto, metodo ed espressione, nella scuola di Elvira de Hidalgo

Ecco le parole di Maria Callas in merito alla sua insegnante Elvira de Hidalgo (Valderrobres, 27 dicembre 1892 – Milano, 21 gennaio 1980), definita dall'allieva come una delle ultime vere cantanti ed insegnanti belcantiste:

IL BEL CANTO: METODO ED ESPRESSIONE
"Ho cominciato a studiare canto presto, come la mia insegnante Elvira de Hidalgo...La de Hidalgo possedeva la vera scuola del bel canto; forse la sua era l'ultima di questo grande metodo. Da giovanissima, a soli tredici anni, le sono stata affidata per imparare i segreti e la maniera del bel canto. Questa scuola non è semplicemente <<canto bello>>. Il bel canto è un metodo di cantare...Si impara come affrontare una nota, come attaccarla, come formare un legato, come creare un'atmosfera, come respirare in modo da dare la sola impressione di inizio e di fine. Tra l'una e l'altra, deve sembrare che abbiate preso un solo lungo fiato, benché in realtà ci saranno state molte frasi con molti piccoli fiati. Soprattutto, il belcanto è espressione...la de Hidalgo mi aveva insegnato che per quanto pesante sia una parte, bisogna mantenere la voce leggera, mai forzata, agile come il corpo di un atleta...Questa leggerezza che cercavo non era solo una parte della scuola di bel canto che la Hidalgo mi insegnava: era una parte della sua filosofia, secondo la quale la voce deve essere messa in una zona dove non è troppo grande nel volume, ma tuttavia penetrante. Questo metodo rende anche più facile affrontare tutti gli abbellimenti del bel canto, un linguaggio assai vasto di per sé." 

(da: MARIA CALLAS - LEZIONI DI CANTO alla Juilliard School of Music - John Ardoin - Longanesi, Milano, 1988)

Cari lettori, il segreto della bellezza di una voce e della sua Tecnica perfetta è rivelato dalla grande Callas e dalla sua Maestra in modo assai semplice: "...la de Hidalgo mi aveva insegnato che per quanto pesante sia una parte, bisogna mantenere la voce leggera, mai forzata" ... "era una parte della sua filosofia, secondo la quale la voce deve essere messa in una zona dove non è troppo grande nel volume, ma tuttavia penetrante"
Esattamente quello che mi dicevano i miei Maestri: "Suoni piccoli e in punta!" "Il suono grosso non cammina" ... vi invito allora a leggere un articolo dedicato alla Tecnica del Belcanto:
Il "giro vocale" nel gergo del Belcanto Italiano ®
Un saluto cordiale a tutti, M° Astrea Amaduzzi


Maria Callas e le note di petto

LE NOTE DI PETTO

Una importante citazione della Callas sul Bel Canto prendendo in considerazione La Bohème di Puccini, Quadro Primo: Sì, mi chiamano Mimì: "Dovete cantare delle belle note gravi piene su <<ricamo in casa e fuori>>, e non cambiate il tempo. La sicurezza sulle note gravi è altrettanto importante della sicurezza sugli acuti. Fa tutto parte del bel canto, che è l'unica maniera di cantare. Lilli Lehmann, la Malibran, la Pasta avevano le note di petto, e anche voi dovete averle"

(da: MARIA CALLAS - LEZIONI DI CANTO alla Juilliard School of Music - John Ardoin - Longanesi, Milano, 1988) - www.belcantoitaliano.com



A proposito delle note di petto (che oggi in pochi insegnano visto che difficilmente sanno anche produrle) sono poco usate con  scuse terribili: "Sono brutte..." "...Fanno male..." "...Non servono...." - ma non è assolutamente vero! La voce di petto è un registro molto naturale e anche facile da usare, difficile invece è la cosiddetta "unione dei registri" (evitare di far percepire il distacco tra un registro e l'altro).
Suggerisco vivamente la lettura di due articoli che ne spiegano finalmente il mistero:
"Il facile mistero del passaggio di registro vocale nel canto lirico" e
"ALLEGGERIRE NEL PASSAGGIO o sia "lo scalino di petto"

Un saluto cordiale a tutti, M° Astrea Amaduzzi