domenica 7 dicembre 2014

Maria Callas e le note di petto

LE NOTE DI PETTO

Una importante citazione della Callas sul Bel Canto prendendo in considerazione La Bohème di Puccini, Quadro Primo: Sì, mi chiamano Mimì: "Dovete cantare delle belle note gravi piene su <<ricamo in casa e fuori>>, e non cambiate il tempo. La sicurezza sulle note gravi è altrettanto importante della sicurezza sugli acuti. Fa tutto parte del bel canto, che è l'unica maniera di cantare. Lilli Lehmann, la Malibran, la Pasta avevano le note di petto, e anche voi dovete averle"

(da: MARIA CALLAS - LEZIONI DI CANTO alla Juilliard School of Music - John Ardoin - Longanesi, Milano, 1988) - www.belcantoitaliano.com



A proposito delle note di petto (che oggi in pochi insegnano visto che difficilmente sanno anche produrle) sono poco usate con  scuse terribili: "Sono brutte..." "...Fanno male..." "...Non servono...." - ma non è assolutamente vero! La voce di petto è un registro molto naturale e anche facile da usare, difficile invece è la cosiddetta "unione dei registri" (evitare di far percepire il distacco tra un registro e l'altro).
Suggerisco vivamente la lettura di due articoli che ne spiegano finalmente il mistero:
"Il facile mistero del passaggio di registro vocale nel canto lirico" e
"ALLEGGERIRE NEL PASSAGGIO o sia "lo scalino di petto"

Un saluto cordiale a tutti, M° Astrea Amaduzzi


2 commenti:

  1. Ciao. Da appassionato di canto io ancora non ho capito se questo passaggio di registro è netto e va nascosto con l'alleggerimento del registro di petto oppure se semplicemente l'alleggerimento del petto, insieme agli aggiustamenti di risonanza è funzionale alla salita in acuto e il passaggio a quello di testa è graduale, oppure se chessò, un mezzo soprano che passa in testa su un La3 fa un Sol# più leggero di come potrebbe farlo se non avesse intenzione di passare, come per dire nella musica leggera, dove spesso voci femminili gravi si mantengono entro il La3 ma eseguono tutto di petto.
    Sono naturalmente al corrente che c'è una canto, diciamo corretto e appoggiato anche nella musica leggera, dove si passa comunque alla voce di testa, ma le si dà questa risonanza brillante che la fa sembrare di petto, anche se più chiara. Cosa più simile a ciò che fanno gli uomini, dopo il passaggio nella lirica, paradossalmente, dove cercano di mantenere il colore di petto il più in alto possibile, i tenori, per dire fino al Do4 prima che le armoniche si schiariscano acquisendo caratteristiche più "androgine", non per nulla raramente di prosegue oltre questa nota.

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    1. Gentile Anto, non esiste un solo modo di effettuare un passaggio di registro.
      Se ne conoscono almeno due, uno è quello effettuato con il cosiddetto "scalino" di petto, (utile talvolta come puro "effetto"), l'altro avviene mascherando lo "scalino" tenendo raccolto il suono (molto "avanti", per dirla con un tipico linguaggio gergale) e senza MAI spingere.

      Di questo sistema parlano (tanto per citarne alcuni) Galliano Masini, Beniamino Gigli, Lilli Lehmann, Aureliano Pertile e in una recente nostra intervista anche il Tenore Ugo Benelli. (www.youtube.com/watch?v=gvSbBi8xmIg)

      Il Passaggio di registro, meccanismo del tutto naturale, avviene quando lo strumento laringeo viene lasciato libero di fare quel che "deve"; quel che "deve" è soltanto "fare quel che vuole"! Ricorda che per SOPRANI e TENORI avviene in genere tra il FA e il FA diesis.

      La pratica di totale morbidezza di lingua e mandibola e di "gola aperta", di cui ad esempio parlano sia Caruso che la Tetrazzini, sono un altro modo di dire che lo strumento laringeo deve essere lasciato in pace.

      Le voci che per avere un timbro più scuro, e soprattutto i tenori che si ostinano a mantenere una posizione laringea bassa per avere un timbro da baritoni drammatici (...) salendo agli acuti, prima o poi si fanno male; oltre a ciò, avendo un'impossibilità di corretta gestione nell'emissione, cantano tutto forte con grande affaticamento e contravvenendo a quanto sempre gli autori vogliono (ricordiamo che le opere sono scritte a volume normale (quella che dovrebbe essere la "mezzavoce", con punte di crescendo, mezzoforte e forte di tanto in tanto).

      Dunque con lo "scalino" o "alleggerendo", che ben venga il passaggio di registro, e nelle note giuste!

      Un cordiale saluto da Recanati, M° Astrea Amaduzzi

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