giovedì 23 giugno 2022

L'appoggio sul fiato di Beniamino Gigli

Beniamino Gigli : Il respiro "sul fiato" e il respiro profondo !!!

"La prima condizione, per cantare bisogna ricordarsi il punto massimo, e cioè dove si deve appoggiare la voce, dove si deve prendere il "respiro profondo", perché il canto è basato unicamente sul respiro, e il respiro bisogna farlo sul diaframma; il diaframma ha una grande importanza.
Dunque, ammettiamo che noi facciamo un respiro, un respiro senza diaframma, vuol dire che lo facciamo sul fiato," (Gigli intona "m'ama, sì, m'ama lo vedo, lo vedo" dall'aria "Una furtiva lagrima" di Donizetti) "non è necessario il diaframma, perché, vuol dire, questo canto è appoggiato unicamente (la voce) sul respiro, sul fiato, ma quando mi devo impegnare allora è necessario trovare il diaframma per il supporto sotto, e allora il respirò sarà più profondo e la frase sarà molto più larga.''

Masterclass di Beniamino Gigli a Vienna nel 1955



www.belcantoitaliano.com

-----------------------------------------

Nessun commento:

Posta un commento