giovedì 23 giugno 2022

Il tenore Rockwell Blake svela l'importanza primaria della tecnica rispetto alla ricerca del colore e del volume

Il tenore Rockwell Blake sull'importanza primaria della tecnica :

"Vi sono energie limitate in gola, e possono essere dedicate ad un numero limitato di cose. Una di queste è la tecnica - la capacità di muovere la voce e renderla flessibile, per farle fare qualsiasi cosa tu voglia. Le altre sono il colore e il volume. Secondo me è essenziale lavorare sulla tecnica prima di tutto. La tecnica ti permette di tirare fuori le note, di fare quello che richiede il compositore e interpretare la musica usando la tua personalità. Considero queste cose di primaria importanza nel mio lavoro.

Poi viene il volume. Non puoi andare in enormi spazi teatrali come il Metropolitan, con un'orchestra che usa corde metalliche, e non preoccuparti del volume. Resta il colore. Ciascuno ha un colore naturale di voce. Se lo cambi chiedi alla tua voce qualcosa di innaturale, e sprechi energia.
Ora, per produrre un suono inscurito devi spingere in giù la laringe. E dal momento che un suono scuro non corre come un suono chiaro, più si cerca d'inscurire il suono e più pressione si deve mettere sulle corde vocali per poter produrre il volume richiesto. E questo limiterà la tua tecnica.
Io ho speso quasi tutto il mio tempo a lavorare su tecnica e volume, ignorando il colore. Per me, la cosa più importante è poter produrre quanto più volume possibile nei punti in forte, senza limitare la mia abilità di eseguire la musica. Voglio poter fare tutte le scale e intervalli e agilità, mantenendo la flessibilità, ma essendo anche in grado di bucare l’orchestra".

(da un'intervista al tenore Rockwell Blake, all'interno dell'articolo "MUSIC; A Headstrong Tenor Discusses Music and Critics", di Allan Kozinn, apparso su "The New York Times" il 6 agosto 1989)

[trad. it. di Mattia Peli]
 





Nessun commento:

Posta un commento