<< I giovani cantanti mi domandano quali vocali usare nell'esercitare la voce. Nel mio studio personale io le uso tutte. Naturalmente alcune sono più pregevoli di altre. La "O" è buona, la "E" necessita di grande cura; la "A" è la più difficile di tutte. Sono consapevole del fatto che questo sia contrario all'idea generale. Ma io sostengo che la "A" è più difficile; perché se la esageri e le labbra sono troppo divaricate, il risultato è un suono incolore. E d'altro lato, se le labbra sono ravvicinate—o troppo ravvicinate, o non sono gestite correttamente, tende a risultarne rigidità o una qualità gutturale; in tal caso il suono vocale non può 'galleggiare'. Io ho constatato che la miglior via è quella di usare le vocali miste, una vocale che si fonde nell'altra. Il suono può essere iniziato con ciascuna vocale alternativamente, e poi mescolata con il resto delle vocali. >>
<< Young singers ask me what vowels to use in vocal practice. In my own study I use them all. Of course some are more valuable than others. The O is good, the E needs great care; the Ah is the most difficult of all. I am aware this is contrary to the general idea. But I maintain that the Ah is most difficult; for if you overdo it and the lips are too wide apart, the result is a white tone. And on the other hand, if the lips are nearer—or too near together, or are not managed rightly, stiffness or a throaty quality is apt to result; then the tone cannot 'float.' I have found the best way is to use the mixed vowels, one melting into the other. The tone can be started with each vowel in turn, and then mingled with the rest of the vowels. >>
"VOCAL MASTERY" - Talks with Master Singers and Teachers by Harriette Brower New York, Frederick A. Stokes Company Publishers, 1920
[trad. it. di Mattia Peli]
Nella foto Amelita Galli - Curci con Tito Schipa - www.belcantoitaliano.com
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