giovedì 23 giugno 2022

Frieda Hempel sulla scala e il bel "legato" come base del Belcanto


Frieda Hempel sulla scala e il bel "legato" come base del Bel Canto

<<...when I studied with Mme. Niklass-Kempner in Berlin – she was a wonderful exponent of the old Italian "bel canto" principles – I concentrated and worked – worked hard. (...) I think the girl student should have a woman teacher to place her voice – a teacher whose own singing voice is not worn out, and who can show her how to produce and build up tone by imitation, which is the most direct and natural way to learn how to sing in the earlier study period. First of all the tone has to be built up; then it can be developed technically.
The singer's everyday companion, whether she be an opera singer or a concert singer – there is no reason why, if she is intelligent and adaptable, she cannot be both – should be the scale. I keep up my scale work, my technical work every day: It is not wise for any singer to tell herself 'I know my role or my program!' The throat is a delicate organ; some little constraint in flexibility, some little muscular weakness may develop, which the bracing routine of daily exercise would have prevented; so, every morning, I run through my scales and breathing exercises. (...) If the student will sing scales softly and evenly, striving for long, sustained tones, she is using the right method to secure the beautiful "legato" which is the basis of beautiful song. Scale work gives vocal lightness and sureness, and is the true secret of gaining breath control. If a Brünnhilde can sing a beautiful coloratura scale her role will be all the better sung because of it.>>


<<...quando studiavo con la Sig.ra Niklass-Kempner a Berlino – ella era una meravigliosa esponente dei principi dell'antico "bel canto" italiano – mi concentravo e lavoravo – lavoravo intensamente. (...) Penso che la studentessa dovrebbe avere un'insegnante che le posizioni la voce – un'insegnante la cui voce canora non sia consumata, e che sia in grado di mostrarle come produrre e formare il suono per imitazione, che è il modo più diretto e naturale d'imparare a cantare nel periodo di studio iniziale. Prima di tutto il suono dev'essere formato; poi può essere tecnicamente sviluppato.
Il compendio quotidiano di una cantante, che sia una cantante d'opera o da concerto – non vi è ragione per cui, se è intelligente e adattabile, non possa essere entrambe le cose – dovrebbe essere la scala. Io continuo ad esercitarmi nello studio delle scale, nello studio tecnico, ogni giorno: Non è saggio per nessuna cantante dire a se stessa 'So il mio ruolo o il mio programma!' La gola è un organo delicato; un piccola costrizione nella flessibilità e potrebbe svilupparsi qualche piccola imperfezione muscolare che la routine tonificante dell'esercizio giornaliero avrebbe potuto evitare; perciò, ogni mattina, ripasso i miei esercizi delle scale e i miei esercizi di respirazione. (...) Se la studentessa canterà le scale con morbidezza e uniformità, impegnandosi ad ottenere lunghi suoni sostenuti, starà impiegando il metodo corretto per assicurarsi il bel "legato" che è il fondamento del bel canto. L'esercitarsi nelle scale dà agilità e sicurezza vocale, ed è il vero segreto per ottenere il controllo del fiato. Se una Brünnhilde sarà in grado di cantare una bella scala di coloratura il suo ruolo, grazie a ciò, verrà molto meglio cantato.>>

[trad. it. di Mattia Peli]

(Frieda Hempel, da: Frederick Martens - "The Art of the Prima Donna and Concert Singer", 1923)

[Nella foto: Frieda Hempel nel ruolo di Violetta, nella "Traviata" di Verdi]

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